Papers
Revenge porn
Martina Nicelli
Negli ultimi anni è capitato di sentir parlare assai spesso di "revenge porn”, locuzione di origine anglosassone che associa la parola “vendetta” (revenge) a quella di pornografia, un fenomeno che ha assunto dimensioni a dir poco preoccupanti.
Complice è sicuramente una presenza costante e massiccia dei social media nella vita quotidiana: con “revenge porn” si intende infatti l'uso distorto che viene fatto di immagini o video privati, a sfondo sessuale, che vengono diffusi sui social network o sul web a scopi vendicativi o estorsivi..
La prova del DNA nel processo penale
Antonella Celia, Sandro Felicioni, Marika Spalla, Noemi Totta
La prova scientifica si staglia ormai con portata decisiva nel processo penale odierno, tanto da
oscurare, come attesta la cronaca giudiziaria, ogni altro risultato probatorio.
Si pensi ai “casi mediatici” del delitto di Cogne, di Garlasco o all’omicidio della studentessa americana Meredith Kercher, in cui essa è apparsa, e non solo all’opinione pubblica, come la vera e unica “prova regina”, motivo di confronto, o meglio di scontro tra le parti e i giudicanti nell’arco dell’intero iter giudiziario...
Il testimone vulnerabile: il soggetto minorenne nel processo penale
Marika Spalla, Federico Francullo, Giacomo Rapella
Nell’ambito del procedimento penale, la prova testimoniale riveste una struttura complessa, in quanto la sua valutazione richiede un giudizio sull’attendibilità del testimone, che spesso è esposto ad alterazioni a causa dell’età, emozioni, passioni e/o malattie mentali che lo coinvolgono.
Tale livello di complessità subisce un ulteriore incremento laddove ad essere esaminato sia il c.d. “testimone vulnerabile”.
In generale, si può definire testimone vulnerabile...