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Alle soglie dell’impossibile: il concetto giuridico di genocidio nel diritto penale internazionale

a cura di Maria d'Occhio

Tra le parole che il Novecento ha consegnato al diritto penale internazionale, nessuna ha avuto un peso simbolico e morale pari a quello del termine genocidio. L’espressione, potente ed evocativa, nasce dall’unione tra la parola greca ghénos (“stirpe”) e il verbo latino caedo (“uccidere”). Coniata nel 1944 dal giurista polacco Raphael Lemkin, segnò una svolta decisiva: per la prima volta nella storia del diritto si disponeva di un termine capace di descrivere lo sterminio di interi gruppi nazionali, etnici, religiosi o culturali.

Lemkin avvertì l’esigenza di introdurre un concetto nuovo che designasse non solo l’Olocausto, ma ogni forma di violenza sistematica contro un gruppo di persone determinato. Come spiegò in un’intervista del 1949, l’idea nacque riflettendo sul genocidio armeno e sull’impunità dei responsabili: l’ordinamento internazionale non offriva alcuna tutela alle vittime né puniva adeguatamente i colpevoli.

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L’impatto giuridico del delitto del Circeo sul reato di violenza sessuale

a cura di Lucia Renda

Il massacro del Circeo non fu soltanto uno dei fatti di cronaca nera più sconvolgenti degli anni Settanta italiani, ma rappresentò anche un importante spartiacque nella storia del femminismo. Infatti, nonostante la prevalente concezione patriarcale e sessista nei confronti della libertà sessuale della donna, in seguito a questo caso il movimento femminista italiano riuscì a modificare la percezione della violenza di genere, sottolineandone l’impatto strutturale e trasversale.

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L'ergastolo ostativo: una pena senza uscita?

a cura di Noemi Gallo

L’ergastolo ostativo impedisce l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati a reati di particolare gravità che non collaborano con la giustizia.

 

Ma se il detenuto, pur non collaborando, si dimostra non più pericoloso o sinceramente ravveduto, è davvero conforme ai principi costituzionali escluderlo automaticamente da ogni beneficio?

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